INTERVENTO DI RESTAURO CONSERVATIVO ESEGUITO NELLA PARETE INTERNA DELL’ABSIDE DELLA CHIESA DI S. FRANCESCO DELLA SCARPA IN SULMONA (AQ).
ANAMNESI:
La parete, in origine interamente affrescata, si presentava aggredita da un diffuso attacco biologico che ne alterava completamente la cromia. Presenti in facciata elementi architettonici lapidei di pregevole fattura anch’essi ricoperti da vegetazione complessa oltre alla lichenica. L’intonaco originale evidenziava lacune di grosse dimensioni alcune delle quali riempite con malta cementizia non coeva. I distacchi tra l’arriccio, la sezione muraria, l’intonachino, assai profondi e diffusi hanno richiesto un consolidamento che soddisfacesse sia l’aspetto adesivo che coesivo della materia.
LEGENDA OPERATIVA E RELATIVA METODOLOGIA:
• trattamento biocida con PREVENTOL R80 in soluzione acquosa per due cicli di applicazione seguito da un risciacquo con acqua distillata. L’azione chimica è stata coadiuvata da un’azione meccanica con spazzolini odontoiatrici, spazzole di saggina, pennelli tondi opportunamente mozzati per rimuovere i licheni nei pori interni sia dell’intonaco che degli elementi lapidei;
• rimozione delle malte cementizie non coeve con scalpelli, vibro incisori, raspe di piccole dimensioni;
• cucitura dei bordi perimetrali con malta idraulica;
• consolidamento con MALTA TORRACA per mezzo di siringhe ed aghi veterinari di diverso diametro. La malta è composta da Calce Idraulica, polvere di Pomice øø, Acril AC33, preceduta da un veicolante composto da acqua ed alcool;
• pulitura con AB57 degli elementi lapidei sospesa con polpa di cellulosa, tempo di contatto due ore seguito da un risciacquo con acqua distillata e spazzolini odontoiatrici;
• intonacatura delle lacune in leggero sottolivello con malta idraulica, la cromia scelta è leggermente più chiara dell’originale e la granulometria simile alle zone di contatto;
• pulitura con H2O e DESOGEN delle porzioni affrescate;
• staccatura e microstuccatura delle zone affrescate con malta idraulica, sabbia di cava, sabbia di fiume øø proporzioni 1:1,5 1,5 a livello atte alla reintegrazione;
• trattamento di tutti gli elementi in ferro presenti in facciata con FERSTAB;
• reintegrazione ad acquerello WINDSOR & NEWTON a tratteggio delle porzioni affrescate;
• nebulizzazione di resina acrilica PARALOID B72 al 3% in WHITE SPIRIT su tutta la superficie;
• copertura con lastrine di piombo delle mensole e dei capitelli per evitare la percolazione di acqua meteorica sulla facciata.
SINOPIA:
rimozione dell’intonaco originale degradato e senza policromia per permettere il recupero della sinopia raffigurante dei personaggi in registro:
• consolidamento di profondità con malta torraca;
• stuccatura e microstuccatura con calce idraulica e sabbia di fiume øø rapporto carica legante 1:3;
• reintegrazione con acquerelli WINDSOR & NEWTON a tratteggio;
• fissaggio con PARALOID B72 al 3% in WHITE SPIRIT.
Tutte le operazioni realizzate sono state concordate con la D.L. e con la Dott.ssa Anna Colangelo della B.A.A.P.S. di L’Aquila.