RESTAURO CONSERVATIVO DEL PORTALE DELLA CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE AD ANVERSA DEGLI ABRUZZI (AQ).
Il materiale composito, come per gran parte degli elementi scultoreo-architettonici della zona, appartiene alla famiglia dei calcareniti tipici delle cave locali.E’ una roccia tenera appena cavata che con il tempo tende a presentare, per la sua conformazione, esfoliazioni micro-fratture dovute anche agli sbalzi termo igrometrici stagionali.inoltre, i prodotti della combustione dei veicoli sottostanti la piazza nei punti non interessati dal dilavamento pluviale, hanno permesso la formazione di croste nere che,oltre ad essere deturpanti volumetricamente e cromaticamente, causano la cosiddetta solfatazione della pietra con perdita di materiale originale.
L’intervento di restauro conservativo è, quindi, iniziato con un preconsolidamento dell’esfoliazioni previo utilizzo di silicato d’etile RC70 a pennello ed a siringa. Successivamente si sono rimosse le bende fissate con resina acrilica Paraloid B72, posizionate 2 anni fa durante il restauro del rosone
sovrastante, per il fissaggio delle zone altamente degradate. Eseguite queste operazioni, si è proceduto con una pulitura chimica AB 57, sospesa con polpa di cellulosa rispettando tempi di contatto stimato intorno alle 3 ore e risciacquato con acqua deionizzata e spazzole di saggina.
Sulle zone interessate da attacco biologico si è optato per l’utilizzo di Metadin in soluzione acquosa al 3% a pennello con tempo di posa di 15 gg.Successivamente si è micro sabbiato con sabbia silicea alla pressione variabile dalle 3 alle 5 atm. Le zone interessate dalle croste nere, gli spioventi, i marcapiani e le architravi superiori sono state imperniate con perni in vetroresina e fissate con resina epossidica bi componente per la ricostruzione volumetrica delle coperture più aggettanti.
Con retini opportunamente sagomati e fissati ai perni si è quindi ricostituito con malta idraulica ed inerti idonei per cromia i volumi di copertura.
Le zone lesionate e distaccate sono state staffate in sotto livello con acciaio inox e resina bicomponente colabile. Le stuccature, realizzate dopo aver eseguito delle prove sottoposte alla verifica della D.L. Arch. Antonio Bolino e Dott.ssa Anna Colangelo, seguono regole dettate dalla normativa I.C.C.R.O.M del minimo intervento e ove possibile del sottolivello.
Una lastra di piombo dello spessore di 2 mm è stata fissata a copertura della deposizione.
In ultimo si è steso un protettivo nebulizzato di polisilossano RC 80 nebulizzato.
PS: Tutte le operazioni concernenti l’intervento sono state effettuate in accordo con la D.L. Dott.sa Anna Colangelo e con l’Arch. Antonio Bolino